lunedì 24 novembre 2008

# 73

Qualsiasi cosa del resto è una perdita di tempo
tranne fottere di gusto o guarire o
correr dietro ad una specie di fantasma-amore-felicità.
Tanto tutti finiamo nel mondizzaio della sconfitta:
chiamala morte, chiamala errore.
Io non sono bravo con le parole.
Direi però, che tutti ci si adatta alle circostanze,
che certe cose accrescono la tua esperienza,
anche se magari non si tratta di saggezza.
E' possibile per altro che uno resti tutta la vita nell'errore
vivendo come in uno stato di intontimento o di paura.
Ne avrete viste di queste facce. Io ho visto la mia.
(( Oh cristo! Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro.
Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può vivere così
e che la maggior parte lo fa?))
_ Charles Bukowski _

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oppure: il rifiuto di qualsiasi relazione che vada oltre il singolo appuntamento, l'ateismo, i cani, non parlare coi propri genitori, i compagni di scuola ai quali mostrare la stessa faccia ogni volta.
Il rovescio della medaglia fa schifo uguale. Dove è finita l'originalità?